Sostenibilità Ambientale

FIBRAN pone al centro della sua mission aziendale un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale perseguendo efficienza energetica, riduzione della produzione di rifiuti e degli sprechi, ottimizzazione dei processi produttivi, razionalizzazione delle risorse naturali, adozione di sistemi di gestione della qualità (ISO 9001), ambientale (ISO 14001) e di sicurezza dei lavoratori (OSHAS 18001).

Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. È questa la definizione che ritroviamo nel Rapporto Bruntland, datato 1987. La sostenibilità è un processo continuo, che si basa sulle tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo:

- Ambiente

- Economia

- Società

Parole come eco-friendly, green-living, eco sostenibile sono sempre più utilizzate nella comunicazione quotidiana, nella pubblicità e sulle etichette dei prodotti. Ma cosa significano veramente? Si potrebbe affermare che esse significhino la presa di coscienza di un fenomeno che può realmente risollevare le sorti del nostro pianeta, trasformandolo in un luogo migliore dove vivere e fare crescere i nostri figli. In quest’ottica i prodotti che utilizzano queste parole sono definiti friendly per il pianeta: non sono nocivi per l‘ambiente e sono caratterizzati da processi produttivi più rispettosi dell’ambiente.

Trasferendo questi concetti al nostro settore edile, l’architettura sostenibile è quella che progetta e costruisce edifici per limitare l’impatto ambientale, e che si pone come obiettivi:

- l’efficienza energetica

- il miglioramento della salute, del comfort e della qualità della fruizione degli abitanti

Fare architettura sostenibile significa saper costruire e gestire un’edilizia in grado di soddisfare al meglio i bisogni e le richieste dei committenti, tenendo conto - fin dalla fase iniziale del progetto - delle risorse naturali, senza arrecare danno o disagio agli altri e all'ambiente, cercando di inserirsi armoniosamente nel contesto e pensando anche a un riuso totale dello spazio e dei materiali.

Le etichette di qualità ecologica

L’obiettivo comune è quello di informare i consumatori sui prodotti ecologici, dando un supporto globale ai prodotti che sono attenti alla tutela ambientale.

La norma internazionale UNI EN ISO 14025:2010 stabilisce i principi e specifica le procedure per la realizzazione di etichette ecologiche basate su parametri stabiliti, che contengono una quantificazione degli impatti ambientali dovuti all'intero ciclo di vita del prodotto, calcolati mediante un metodo di Life Cycle Assessment.
Le dichiarazioni ambientali di prodotto vengono verificate e convalidate da un organismo di controllo accreditato indipendente.

La Dichiarazione Ambientale di Prodotto, meglio nota come EPD Environmental Product Declaration) è, in sintesi, uno strumento pensato per migliorare la comunicazione ambientale fra produttori da un lato (business to business), distributori e consumatori dall'altro (business to consumers).

I protocolli ambientali: CAM, ITACA e BREEAM


I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali utili per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano d’azione per la Sostenibilità Ambientale dei consumi del settore della Pubblica Amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del mare.

La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili, producendo così un effetto leva sul mercato che induce gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.

Il Protocollo ITACA è uno strumento per la certificazione del livello di sostenibilità ambientale di edifici di diverse destinazioni d’uso, promosso dalle Regioni Italiane e gestito da uno specifico comitato (Comitato di Gestione). Il protocollo si configura come una federazione di protocolli di valutazione regionali caratterizzati da una metodologia e da requisiti tecnico-scientifici comuni, ma con declinazione a livello locale che considera i differenti profili climatici e le diverse prassi costruttive sul territorio italiano.

Il protocollo BREEAM è stato sviluppato nel 1990 in Inghilterra dall’ente BRE - Building Research Establishment. La certificazione è volontaria, e chiunque può richiedere il BREEAM per il livello di sostenibilità del proprio edificio, valutando una serie di fattori quali: gestione, acqua, benessere, materiali, energia, sprechi, trasporti, usabilità del suolo, innovazione e inquinamento. La certificazione BREEAM offre sostanziali riconoscimenti e maggior controllo degli edifici per i clienti, gli investitori, i progettisti e tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione dell’edificio sottoposto alla certificazione.

LEED

Il LEED® è un programma di certificazione volontario che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio (sia commerciale che residenziale) e concerne tutto il ciclo di vita dell’edificio stesso, dalla progettazione alla costruzione. LEED promuove un approccio orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito.
Sviluppato dalla U.S. Green Building Council (USGBC), il sistema si basa sull’attribuzione di “crediti” per ciascun requisito.

Principali riferimenti normativi

- ISO 9001 - Sistemi di Gestione per la Qualità
- ISO 14001 - Sistemi di Gestione Ambientale
- ISO 14020 - Etichette e Dichiarazioni Ambientali - Principi generali
- ISO 14021 - Etichette e Dichiarazioni Ambientali - Asserzioni ambientali auto-dichiarate etichettatura ambientale di Tipo II
- ISO 14024 - Etichette e Dichiarazioni Ambientali - Etichettatura ambientale di Tipo I - Principi e procedure
- ISO 14025 - Etichette e Dichiarazioni Ambientali - Dichiarazioni ambientali di Tipo III - Principi e procedure

Principali riferimenti legislativi

- DM 11/10/ 2017 n. 259: nuovi CAM per edifici pubblici

- Regolamento CE n° 66/2010 - relativo al marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE) (Testo rilevante ai fini del SEE)

- D.lgs. 50/2016 – criteri di sostenibilità energetica e ambientale

Sostenibilità: link di approfondimento

http://www.minambiente.it/pagina/i-criteri-ambientali-minimi
http://www.epditaly.it/news/epditaly-nel-nuovo-decreto-sui-cam-edilizia
https://www.anit.it/norme/norme-sostenibilita
http://www.fivra.it/it/caratteristiche-e-prestazioni/sostenibilita
https://www.proitaca.org/guida-al-protocollo-itaca.php
https://www.certificazioneleed.com/edifici
https://www.breeam.com