La sostenibilità passa anche dall’imballo

acquisizione gessi roccastrada
FIBRAN investe in Gessi Roccastrada
29/10/2021
Risparmio energetico
Risparmio energetico in edilizia
09/02/2022
acquisizione gessi roccastrada
FIBRAN investe in Gessi Roccastrada
29/10/2021
Risparmio energetico
Risparmio energetico in edilizia
09/02/2022

La sostenibilità dell’imballo (packing) dei prodotti, sia essi desinati ai clienti finali (B2C) o alle aziende (B2B), è un tema attuale molto sentito.
Produrre rispettando l’ambiente significa ottimizzare la capacità produttiva riducendo al minimo gli sprechi, le emissioni di Co2 e immettendo sul mercato prodotti e soluzioni a basso impatto ambientale. In quest’ultimo caso si parla di Life Cycle Assessment, EPD, Criteri Ambientali Minimi e LEED (Certificati Sostenibilità FIBRAN). In sintesi, prodotti definiti friendly per il pianeta e per l’uomo. Oggi, si è fatto un passo in più in tema di sostenibilità ambientale coinvolgendo anche i materiali destinati all’imballo dei prodotti.

Imballo sostenibile

La maggior parte, se non tutti, i prodotti che consumiamo quotidianamente sono imballati: da quelli ad uso personale a quelli per uso industriale.
L’imballo è dappertutto, i materiali utilizzati per realizzarlo sono molteplici. Inoltre, un’imballo può essere monocomponente o multicomponente (ove le componenti siano separabili manualmente). Questa “complessità” fa si che delle volte risulti difficile smaltirlo correttamente e di conseguenza si riduce la percentuale di materiale da recuperare venendo meno al concetto di sostenibilità ambientale.

Quante volte, lavorando in cantiere, ti è capitato di sapere con certezza come smaltire l’imballo di un prodotto (es. pellicola protettiva lastre in cartongesso)?

L’entrata in vigore del decreto n.116/2020 (Etichettatura ambientale FIBRAN) ha permesso di coinvolgere e rendere partecipi le aziende produttrici suggerendo di indicare le modalità di smaltimento degli imballaggi. Questo ha consentito, da un lato, di raggiungere una maggiore responsabilità ambientale da parte delle aziende; dall’altro, ha avuto un riflesso positivo sui cittadini, attivando una maggiore sensibilizzazione e azione. I dati lo dimostrano.

La Relazione Generale Consuntiva 2020 afferma che “nel corso del 2020 in Italia è stato avviato a riciclo il 73% dei rifiuti di imballaggio: un totale di più di 9 milioni di tonnellate sui 13,1 milioni immessi al consumo. Un incremento del 3,3% rispetto ai quantitativi del 2019… Se alle cifre del riciclo si sommano quelle del recupero energetico, i numeri aumentano: le tonnellate di rifiuti di imballaggio recuperate rasentano gli 11 milioni, quasi l’84% dell’immesso al consumo. Più di quattro imballaggi su cinque evitano di finire in discarica.

Da gennaio 2022 il D. Lgs. n. 116/2020 introduce l’obbligo di apporre, per tutte le merci che circolano sul territorio nazionale, un’etichetta ambientale sugli imballaggi. L’etichetta, pena sanzione, dovrà indicare la tipologia di materiale che lo compone e le indicazioni per il corretto smaltimento (es. pallet – legno – FOR 50 – raccolta indifferenziata).

FIBRAN, sostenibilità imballo

Tutti gli imballi FIBRAN da oggi avranno un’etichetta ambientale digitale (QR CODE) che permetterà di conoscere la natura dell’imballo e, di conseguenza, come smaltirlo correttamente.

Per sapere come smaltire correttamente le componenti dell’imballaggio FIBRAN non devi far altro che cliccare sul QR CODE  che trovi sulla singola confezione e/o pallet, sarai reindirizzato alla pagina web dedicata.

L’etichettatura ambientale è il risultato di un lavoro di squadra sviluppato in collaborazione con i fornitori e tutte le aziende partner, che rafforza il nostro impegno per l’ambiente. Imballi che, una volta terminata la loro funzione, avranno un ridotto impatto sull’ambiente perché potranno essere smaltiti e riciclati correttamente. Un’azione in linea con la strategia green FIBRAN volta a: diffondere l’efficienza energetica attraverso prodotti e sistemi costruttivi per l’edilizia, investire nella trasformazione industriale (industria 4.0) e applicare le normative vigenti di gestione (ISO 14001 e OSHAS 18001)