Industria 4.0: produttività, efficienza e sostenibilità

Industria 4.0 rappresenta un percorso indispensabile per le aziende di oggi.
Un processo di digitalizzazione che, se applicato, ha molteplici aspetti positivi a livello aziendale in termini di produttività, efficienza, sostenibilità e miglioramento delle competenze dei dipendenti. Un’evoluzione tecnologia e digitale dei processi promosso, anche, da finanziamenti statali come il Piano nazionale Transizione 4.0, a cui FIBRAN ha deciso di aderire.
Una delle missioni di FIBRAN è il risparmio energetico nel campo dell’edilizia e questo, in accordo con i nostri sistemi aziendali di gestione integrata, è uno step indispensabile che dobbiamo mettere in atto per diventare climate positive contribuendo attivamente alla riduzione di C02.

Digitalizzazione passa dall’industria 4.0

Il processo di digitalizzazione aziendale rappresenta sfide e opportunità.
Le sfide sono innegabilmente quelle che si incontrano quando ci troviamo difronte alle novità, quindi cambiare approccio gestionale e relativa interpretazione delle informazioni, nuovi strumenti (software), macchinari e relativa formazione del personale. Aspetti che con il tempo sono facilmente superabili, soprattutto se si pensa ai benefici a lungo termine. Tra questi, lo abbiamo detto prima, la riduzione di C02. Un gesto doveroso per noi e per l’ambiente: una presa di coscienza e responsabilità nei confronti del pianeta che ci ospita. Un pianeta che ha lanciato l’allarme da tempo. Un allarme a lungo tempo ignorato ma che dobbiamo accogliere agendo tempestivamente mettendo in atto un cambiamento importante a livello globale. Questo sia come singoli cittadini che come realtà produttive.

La tecnologia ci viene in aiuto: con la digitalizzazione (industria 4.0) possiamo mettere in moto efficacemente questo processo.

Produzione FIBRAN 4.0

La realtà produttiva di FIBRAN ha avviato il processo di digitalizzazione investendo in un nuovo parco macchine, che permette di avere un sistema produttivo integrale monitorato e gestito in remoto in tempo reale.
Un nuovo parco macchine, legato principalmente all’attività estrattiva in cava, acquisito con la consulenza di SCAI Perugia (distributore di macchine per la costruzione e la demolizione, l’industria, le infrastrutture, il riciclaggio, l’agricoltura e l’estrazione). L’industria 4.0 FIBRAN ad oggi conta su:

• un escavatore per la selezione del materiale (blocchi di gesso idonei per la produzione delle lastre) smosso dall’attività estrattiva. Un’operazione per cui è fondamentale l’esperienza degli operatori di cava.
• un dumper articolato per caricare i blocchi di pietra che risultano dall’attività estrattiva
• un escavatore dotato di martello idraulico necessario per la riduzione della pezzatura dei blocchi di gesso
• una pala caricatrice gommata utilizzata per il carico del dumper e sfridi per attività di riciclo/smaltimento
• un frantumatore preliminare per rimettere a processo il materiale
• una macchina pulitrice
• una stampante 3D

Il futuro FIBRAN grazie al 4.0

FIBRAN attraverso questa operazione si prefigge di migliorare il livello di qualità, di produttività e di contribuire attivamente al bene del pianeta.
La gestione 4.0 del nuovo parco macchine permette all’azienda, attraverso l’analisi dei dati, di migliorare l’efficienza delle proprie operazioni attraverso il perfezionamento dei processi e delle performance produttive. I software utilizzati permettono di raccogliere e analizzare i dati in tempo reale e di estrarre una reportistica dedicata riguardo l’efficienza, la qualità produttiva e la sicurezza.
In sintesi, operazioni di diagnostica, previsioni e ottimizzazione. L’accesso e il trasferimento dei dati può avvenire anche a distanza ovvero nel polo produttivo di Roccastrada e nelle altre sedi FIBRAN presenti sul territorio nazionale e internazionale.

Come si legge nella dichiarazione su costruzione.it rilasciata da N. Bartaletti – Uff. Acuisti FIBRAN questa industria 4.0 – “Ci permettono di monitorare dati come volumi movimentati, i tempi di utilizzo della macchina, i chilometri percorsi e, di conseguenza, il consumo effettivo di carburante, sia di pianificare il fermo macchina per interventi di manutenzione programmata e/o straordinaria. Permettendoci di conoscere e migliorare la sostenibilità ambientale dei nostri processi e allo stesso tempo di ottimizzare i tempi e ridurre gli sprechi” .